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L’Organizzazione mondiale del turismo e la Fao puntano allo sviluppo del turismo rurale

Organizzazione mondiale del turismo Fao turismo rurale ed enogastronomico

Un segnale forte per il rilancio del turismo in Italia, uno dei paesi più desiderati dai viaggiatori ma anche uno di quelli più colpiti dalla pandemia. L’Onu sceglie proprio l’Italia per iniziare la riapertura dei confini esterni di Schengen, con lo slogan #RestartTourism, con l’obiettivo di far ripartire in sicurezza questo settore. E lo fa con un memorandum d’intesa tra l’Organizzazione mondiale del turismo (UnwtoUnited Nations World Tourism Organization) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao –  Food and Agriculture Organization of the United Nations) per lo sviluppo del turismo rurale ed enogastronomico.

Il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikashvili è oggi in visita in Italia. Un viaggio tra Roma, Milano e Venezia, che lo porterà a incontrare, tra gli altri, i ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio, i sindaci Virginia Raggi e Giuseppe Sala, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede. L’obiettivo, come detto, è quello di rilanciare il turismo, settore vitale per l’economia italiana e mondiale, puntando sul turismo rurale ed enogastronomico, grazie all’accordo con la Fao.

Il turismo, che in Italia vale il 13% del prodotto interno lordo, rimane uno dei settori più danneggiati dalla pandemia: dopo diversi mesi di una crisi senza precedenti, il barometro mondiale del turismo dell’Unwto comincia a registrare dei timidissimi segnali di ripresa in alcune aree, in particolare nell’emisfero settentrionale, ma restano in vigore restrizioni sui viaggi nella maggior parte delle destinazioni. Gli arrivi di turisti internazionali hanno subito un calo del 44% nei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un drammatico picco del -97% nel mese di aprile a causa delle restrizioni di viaggio nel 100% di tutte le destinazioni in tutto il mondo. Questo, secondo i calcoli dell’Organizzazione mondiale del turismo, si traduce in una perdita di 180 milioni di arrivi internazionali rispetto allo stesso periodo del 2019 e di 195 miliardi di dollari di entrate turistiche.

“Sono molto felice – spiega Pololikashvili nelle parole raccolte dall’Ansa – che l’Italia sia la prima destinazione dell’Unwto dall’inizio di questa crisi globale. Il Paese è un nostro forte alleato e leader mondiale del turismo. Il settore in Italia vale milioni di posti di lavoro e inoltre protegge e valorizza il patrimonio culturale unico del Paese dall’arte alla gastronomia”.

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