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Il Covid non ferma il settore agriturismo. I dati di Istat

Il periodo di chiusure forzate e restringimenti causati dalla pandemia Covid-19 non ha creato ulteriori disagi nel settore dell’agriturismo. Gli agriturismi in Italia hanno avuto un incremento generale, secondo quanto emerso dal rapporto “Le aziende agrituristiche in Italia” pubblicato da Istat. Secondo i dati forniti, nel 2021 si è verificato un rialzo dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Un valore significativo soprattutto per il sud Italia e le isole. Un incremento considerevole è stato registrato al Sud, con un valore positivo dell’1,5%, e nelle isole, con un valore positivo dell’8,2%. Un altro dato particolarmente buono che si registra per le strutture agrituristiche delle isole è legato alla multifunzionalità. Sono aumentate le strutture ricettive in Italia. Nel 2021 si registra un totale di 25.390, in crescita dell’1,3% rispetto al 2020. Gli agriturismi nell’intera penisola che offrono almeno tre servizi sono il 38% (+21,3% rispetto al 2011) e le Isole registrano un incremento più elevato (+51,5% rispetto al 2011).

La situazione delle aziende agrituristiche in Italia nel 2020

Il rapporto dell’Istat, “Le aziende agrituristiche in Italia” dell’anno 2020 registrava ugualmente un incremento per il settore dell’agriturismo durante il periodo di pandemia. I dati Istat attestavano un aumento del +2% rispetto al 2019, con una crescita rilevante nel Sud del 3.4%. Da questi risultati positivi per il settore agrituristico si evince come effettivamente il turismo di mobilità, ovvero quel turismo che porta i turisti a spostarsi maggiormente dalla propria zona di residenza, sia sempre attuale. D’altra parte, anche il turismo di prossimità registra dei valori buoni, in virtù del fatto che la curiosità e la voglia di rilassarsi non manca mai, e si ritaglia sempre lo spazio per qualche attività ricreativa. Incrementi che si verificano nel settore agrituristico anno dopo anno, anche in virtù di un periodo poco fiorente che abbiamo attraversato. I dati di entrambi gli anni sono confortanti e fanno ben sperare per quest’anno che sta per volgersi al termine, considerando l’eliminazione delle restrizioni rispetto ai due anni precedenti analizzati.