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Cantine Pellegrino: il vino protagonista tra famiglia, storia e territorio

Una tradizione di famiglia che nasce in un tempo lontano e che si perpetua fino ad oggi, passando di generazione in generazione, fondendosi con la storia di Marsala, intrecciando una fitta relazione con il territorio. Protagonista assoluto, naturalmente, il vino. Cantine Pellegrino è tutto questo ed anche molto di più.

Tutto ha origine nel 1880, quando il notaio Paolo Pellegrino, viticoltore per passione, fonda la cantina destinata a diventare una delle più importanti in Sicilia. Ma la visione che lo spinge a dar vita ad un sogno è un atto di riscatto e di amore per il vino di Marsala. Una storia che prosegue fino al giorno d’oggi. “Siamo un’azienda da sempre a conduzione familiare”, spiega Maria Chiara Bellina, responsabile dell’enoturismo e delle pubbliche relazioni, sesta generazione dei Pellegrino. “Il nostro lavoro si basa su tre valori fondamentali: la tradizione di famiglia, la storia e il territorio. Abbiamo un’esperienza nel settore di oltre 130 anni e tutti i nostri vini provengono dalla tenute di famiglia. Lavoriamo su vitigni autoctoni, gestiti con metodo di coltivazione biologico perché rispettiamo la natura”.

Cantine Pellegrino mette un impegno costante nella salvaguardia del territorio, coltivando le uve esclusivamente con metodo biologico, nel pieno rispetto dell’ambiente. Scelte green riguardano inoltre tutti gli ambiti di produzione, dall’illuminazione alla logistica, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo di risorse idriche, fino al contenimento di ogni forma di inquinamento ambientale.

La famiglia Pellegrino ha sempre gestito personalmente le attività in vigna e in cantina, e ancora oggi, alla settima generazione, è quotidianamente coinvolta nella gestione aziendale.

Cantine Pellegrino

Tra i progetti più recenti c’è Tenute di Famiglia: quattro tenute ubicate in quattro territori  che sono chiamati ad esprimere il meglio di alcuni vitigni, che lì hanno trovato il loro habitat naturale. Ogni tenuta è per la famiglia un campo di sperimentazione, dove anni di ricerca in vigna hanno portato ad individuare quei diversi suoli e climi più adatti alla coltivazione di ciascuna cultivar, capaci di regalare pregiate uve destinate alla nascita di grandi Cru.

Nelle quattro tenute si producono quattro vini eccellenti: si parte da Marsala, dove ci sono undici ettari di vigneto interamente coltivato a Syrah, da cui nasce il prezioso e unico Rinazzo; poi ci sono i 90 ettari di terreno a Mazara del Vallo della tenuta Gazzerotta, dove viene coltivato il Nero d’Avola e il Grillo Superiore; si prosegue con la tenuta Salinaro, a Petrosino, con quattordici ettari di terra di tipo calcareo e sabbioso, appartenente alle Terre Rosse del Mediterraneo, dove viene coltivato il Grillo. Infine c’è la tenuta Kelbi, che prende nome dalla dinastia araba che ha reso florida la terra di Sicilia, con diciannove ettari acquistati nell’Ottocento dove viene prodotto il miglior Catarratto.

Cantine Pellegrino

Negli ultimi anni Cantine Pellegrino sta investendo molto anche sull’enoturismo, dapprima con le visite alle cantine di Marsala e Pantelleria (dove l’azienda è leader nella produzione del Moscato e del Passito), ora anche con la nuovissima struttura Overture di Marsala. “Si tratta di un progetto in cui crediamo parecchio – spiega Maria Chiara Bellina – e i numeri ci stanno dando ragione. Sono stati circa 20.000 i visitatori tra marzo e ottobre 2018. Già dal nome, Overture, vogliamo mettere in evidenza una delle nostre migliori caratteristiche, l’accoglienza. La struttura è moderna, con sala meeting e le terrazze che si affacciano sulle Egadi. Un ottimo punto di partenza per il tour delle cantine storiche, un punto di unione tra innovazione e tradizione”.

I tour, che hanno naturalmente il vino come protagonista, abbracciano storia e territorio. “Si tratta di percorsi tematici sul Marsala ma anche dei percorsi museali, con la visita alla collezione dei carretti siciliani, il calco in gesso della nave punica, donato da un’archeologa inglese alla famiglia Pellegrino che aveva finanziato il recupero della nave, il museo degli attrezzi dei bottai e, infine, ma non per importanza, la visita all’archivio commerciale Ingham-Whitaker, con 110 volumi contenenti la corrispondenza commerciale, che permette di ricostruire le rotte e la storia degli scambi commerciali tra la Sicilia e il resto del mondo dal 1814 al 1928. Tour che, inoltre, mostrano ai visitatori anche i resti dell’antica civiltà punica che circondano le cantine storiche”.

Cantine Pellegrino

Dalle scelte che mirano alla tutela del territorio all’immenso patrimonio di arte e cultura ereditati dalla Sicilia e da custodire e tramandare alle future generazioni, Cantine Pellegrino è un’azienda che ha fatto dell’unione con il territorio e dell’amore per la propria terra e delle proprie tradizioni il suo vero marchio di fabbrica. Un amore che, partendo dalla produzione di ottimo vino, volge lo sguardo verso l’accoglienza del turista, per un’evoluzione naturale di un brand storico siciliano.

Maggiori informazioni sull’azienda sul sito www.carlopellegrino.it e sulla pagina Facebook.